Capitolo 1

“Continuo a pensare che sia un problema d’identità, che ho perso o che non ho mai avuto. Mi guardo intorno e vengo attratto da cose e persone solo per un momento, poi sono senza valore. Trovo solo ciò che si consuma subito.
Non so perché stò scrivendo, mentre riempio lo spazio vuoto mi chiedo se i miei pensieri possano essere uniti tra loro e darsi un senso.”

Raccolsi questa pagina sul viale di un parco e notai subito che i tratti della scrittura sembravano infantili, ampi e incerti come quelli di chi ha imparato da poco a scrivere.
Stavo andando al lavoro, la lessi frettolosamente e la misi in tasca, per rileggerla in un altro momento.
Alcuni giorni dopo, mi capitò di passare dallo stesso parco, era pomeriggio, e trovai, tra le foglie mosse dal vento, un altro foglio: “Mi sento estraneo a questa vita, come se mi fossi spostato da un altro tempo. Ripercorro il passato per trovare qualcosa che abbia mantenuta inalterata la propria forza, ma trovo solo qualcosa che non si può ripetere, ricordi. Allora mi rifugio nella bellezza, mi lascio condurre dalla musica in sensazioni senza confini, penetro tra le righe di un libro cercando immagini che svelino la mia natura, le mie verità.

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